L’immagine degli altri: “alterità” e “normalità” nei libri scolastici

Oggi come ieri, il libro scolastico trasmette, oltre al contenuto disciplinare, messaggi volti a formare l’individuo e il cittadino. Si tratta di contenuti presenti non solo nei manuali relativi alle Scienze Umane, come la Storia, la Letteratura, l’Educazione Civica, ma anche in libri apparentemente più tecnici, come la Matematica, il Disegno e la Biologia. Infatti, è a scuola che i governi dei Paesi moderni pensano che gli uomini e le donne di domani debbano essere formati. A questo scopo, in modo più o modo più o meno cosciente, i manuali scolastici articolano una rappresentazione ideale del mondo, che spiega come dovrebbe funzionare la società, l’economia e la politica. In questo modo si definisce un’idea di “normalità”, utile per promuovere un determinato tipo di cittadino che intenda “giustamente” propria identità. Immediatamente, anche se questo spesso avviene per esclusione o negazione implicita, si definisce anche l’”anormalità”, ovvero i modi non convenzionali di intendere tutti questi ruoli. In altre parole, gli alunni possono capire quali modelli non sono ammessi, anche se non sono esplicitamente descritti o menzionati.
Gli immaginari, gli stereotipi, i processi di omogeneizzazione e di esclusione costruiti tra Otto e Novecento hanno lasciato profonde tracce nelle nostre società contemporanee; per tale motivo l’obiettivo di questo progetto è quello di indagare la rappresentazione della “normalità” e dell’”alterità” nei libri scolastici e in altri strumenti didattici usati nel suddetto periodo. La ricerca si svolge all’interno del progetto del GLOTREC e conta sulla collaborazione di un gruppo di studiosi di diverse aree geografiche che indagano i seguenti assi tematici: l’omogeneizzazione della cittadinanza in Spagna attraverso i libri di Grammatica e Aritmetica, i libri di testo e i manoscritti scolastici; la costituzione di un “altro” nella storiografia didattica di Paraná (Brasile); la rappresentazione delle donne nei libri scolastici argentini; il discorso e le rappresentazioni dell’alterità nei testi scolastici, nella stampa educativa e in altre pubblicazioni usate nelle scuole colombiane; le rappresentazioni degli “altri” nei libri di testo cileni di lettura, Storia e Geografia; la costruzione del cittadino cubano nei testi scolastici di Storia, Morale e Educazione civica e Igiene scolastica e, infine, la rappresentazione delle migrazioni e dei migranti in libri scolastici per le scuole italiane e le scuole italiane all’estero.

Il progetto prevede la digitalizzazione di una parte del materiale documentario delle ricerche.

Partners del progetto:

  • Argentina Laura Palomino, Mariana Alcobre (Biblioteca Nacional de Maestras y Maestros)
  • Brasile Circe Maria Fernandes Bittencourt, Paulo Dias de Mello (Universidade Estadual de Ponta Grossa, Universidade de São Paulo)
    Cile María Isabel Orellana, Nicole Araya Oñate (Museo de la Educación Gabriela Mistral)
  • Colombia Luis Alfonso Alarcón Meneses (Grupo de Investigaciones históricas sobre identidad y nación Universidad del Atlántico)
  • Cuba Yoel Cordoví (Instituto de Historia de Cuba)
  • Italia (coordinazione del progetto) Paolo Bianchini, Francesco Pongiluppi, Paula Serrao (Università degli Studi di Torino)
  • Spagna Gabriela Ossenbach, Mikel Bermejo, Yovana Hernández Laina (Manes/UNED)

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